Moda e Vino: l'Oreno di Tenuta Sette Ponti è il miglior vino italiano

Tenuta Sette Ponti con il suo vino Oreno 2015 si è aggiudicata il podio del The Winesider Best Italian Wine Awards 2017, seguito dal Terlaner Rarity 1991 di Cantina Terlano e da Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2006 di Ferrari F.lli Lunelli.
La vittoria dell’Oreno è stata decretata da undici giurati che hanno scelto tra oltre 350 etichette provenienti da tutta Italia. La giuria era formata da Luciano Ferraro, il Doctor Wine Daniele Cernilli, Antonio Paolini, Pier Bergonzi, Marco Tonelli, Luca Gardini e Andrea Grignaffini per la parte italiana.
A questi si sono aggiunti quattro giurati stranieri: Kenichi Ohashi dal Giappone, l’unico Master of Wine giapponese, Sake Expert Assessor e Master Of Sake, Amaya Cervera dalla Spagna, fondatrice del sito spanishwinelover.com e wine journalist con un’esperienza di oltre 15 anni, Tim Atkin dall’Inghilterra, giornalista e Master of Wine con oltre 25 anni di esperienza e infine Christy Canterbury dagli Stati Uniti, giornalista, giudice, formatrice e Master of Wine.

L’Oreno è un ottimo esempio di come l’unione di Moda e Vino possano dare grandi risultati. Infatti, Tenuta Sette Ponti è l’azienda vitinicola di Antonio Moretti Curseri, già imprenditore calzaturiero con Arfango, che molti conosceranno per il marchio Car Shoe. Ma quelli che ritenevano che Moretti fosse imbattile solo sui mocassini, dovranno ricredersi. Da oggi c’è anche il vino.
E non è nemmeno il primo caso di imprenditore del mondo della Moda che decide di produrre vino. La famiglia Marzotto lo fa dal 1935, così come Roberto Cavalli, che da trent’anni possiede una tenuta a Greve in Chianti, e Salvatore Ferragamo, con la sua Il Borro.

Come loro, anche Moretti è un imprenditore della moda che da diversi anni ha investito nel vino, ottenendo ottimi risultati.
La Tenuta Sette Ponti di Castiglion Fibocchi, una località vicina ad Arezzo, ha però una storia antica. Fu acquistata negli anni Cinquanta da Alberto Moretti, padre di Antonio, più per la possibilità di cacciare selvaggina che per le sue potenzialità vitivinicole. A quei tempi era di proprietà delle principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia. Un meraviglioso podere con tutto intorno il classico paesaggio toscano.
La scommessa di Antonio Moretti con il vino è partita proprio con l’Oreno, ottenuto da sangiovese, cabernet sauvignon e merlot. A seguire venne poi il Crognolo, da sangiovese e merlot. Altri prodotti di punta dell’azienda sono il sangiovese in purezza, Vigna dell’Impero e un vino bianco, ancora in cantiere, che sarà fresco, floreale e fruttato.
Moretti infatti, dopo Tenuta Sette Ponti, ha acquistato Orma a Bolgheri e Poggio al Lupo in Maremma, e due proprietà importanti anche in Sicilia, Feudo Maccari a Noto, provincia di Siracusa, e Contrada Santo Spirito sull’Etna.

L’Oreno fin dalla sua nascita ha goduto di un enorme successo all’estero: Stati Uniti, Nord Europa e America Latina, soprattutto. “Più complicato il mercato italiano”, ha dichiarato l’imprenditore a wine.pambianconews.com, “molto affollato di grandi vini”. Ma chissà che con questa vittoria l’Oreno, così come gli altri prodotti di Tenuta Sette Ponti, non riceva maggiore attenzione anche sul suolo italiano!

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