Proprietà intellettuale del marchio: il caso della barretta Kit Kat di Nestlé

A quanto pare anche la forma di una barretta di cioccolato può diventare oggetto di rivendicazioni relative alla proprietà intellettuale di un marchio.
È il caso della celebre barretta Kit Kat, prodotta da Nestlé.
L’altro protagonista della vicenda è l’azienda dolciaria Cadbury, fondata a Birmingham quasi duecento anni fa, che ha contestato l’origine della forma delle barrette, chiedendo l’annullamento della registrazione all’ufficio brevetti tentata da Nestlé.

Infatti, la multinazionale svizzera Nestlé nel 2006 ottenne di registrare la particolare forma a quattro dita delle barrette Kit Kat come marchio tridimensionale comunitario, per renderle esclusive.
Ma nel 2007, Cadbury si era opposta.

È infine ecco la notizia di qualche mese fa: Nestlé ha perso il suo appello contro Cadbury, sulla forma della barretta di cioccolato KitKat, come marchio registrato nel Regno Unito.
I Cancellieri dell’Alta Corte, Lord Justice Kitchin e Lord Justice Floyd, hanno emesso un parere unanime.
La forma tridimensionale di un prodotto al cioccolato non può essere considerata distintiva“. Se i prodotti sono stati venduti su larga scala, la forma potrebbe essere diventata identificativa in questo modo. Questo non significa che il pubblico la consideri distintiva per il prodotto, in relazione al marchio.
Ha inoltre aggiunto che il pubblico può considerare la forma della barretta come una caratteristica di tale prodotto oppure ritrovarla altrove, ricordando il prodotto e il nome della marca con cui sono diventati familiari.
Secondo Kitchin, questo tipo di riconoscimento, o associazione, non costituisce una distinzione nel caso di un marchio.
E’ stato quindi respinto l’appello di Nestlé contro una decisione presa precedentemente.
La Corte Inglese ha sentenziato che il KitKat di Nestlé non ha le sufficienti caratteristiche distintive per poter essere registrato come brevetto tridimensionale. Nonostante Nestlé sia ricorsa in appello, sostenendo che una “proporzione sostanziale” dei consumatori identifica il marchio con la forma tridimensionale di Kit Kat e che la riconosce come “prodotto specifico da una specifica fonte ”.
L’ultima sentenza impedisce quindi di definire esclusiva la forma dei KitKat, almeno in Gran Bretagna.

Il sig. Justice Arnold, nella decisione di gennaio, ha dichiarato che il marchio proposto non aveva acquisito carattere distintivo e la Corte di giustizia dell’Unione europea (CJEU) aveva stabilito che Nestlé non poteva fregiarsi del possesso di un “marchio tridimensionale comunitario”, dunque la forma del KitKat non poteva essere considerata esclusiva.

Nestlé ha fatto sapere che KitKat è molto amato in tutto il mondo e la sua forma a quattro dita è ben nota dai consumatori, tramite il suo portavoce.
Invece, un portavoce di Cadbury, ha dichiarato: “Siamo felici della decisione della Corte d’appello oggi e accolgono con favore la loro conclusione. Come abbiamo già detto, non crediamo che la forma del bar KitKat dovrebbe essere protetta come marchio nel Regno Unito“.

Questo caso è interessante in quanto esamina il tipo di utilizzo e il riconoscimento del consumatore richiesto per ottenere protezione monopoli su un segno di forma.
Ed è probabile che in futuro sarà più difficile registrare forme come marchi commerciali, sia nel Regno Unito che nell’UE.

Speriamo che questo Case History possa esservi utile!

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